“Le api non fanno solo il miele, il nostro futuro dipende anche da loro”. E ’il messaggio che racchiude il significato valoriale del progetto Bee My Future, che ha l’obiettivo di promuovere l’apicoltura urbana e di monitoraggio dell’ambiente sostenibile ideato da LifeGate https://www.lifegate.it/iniziativa/bee-future
Il mondo delle api è in pericolo e, questa, è un’allarmante realtà da anni ormai nota. Quel mondo affascinante fatto di “operaie”, “regine” , “cellette” e quel meraviglioso oro giallo dalle mille virtù che, da secoli, ci regalano nutrimento, salute e benessere rischiano di scomparire e di trascinare rovinosamente con sé il nostro futuro alimentare.
Da quegli insetti preziosi dipende infatti l’esistenza di un’infinità di prodotti: dai frutti di bosco, alle castagne, alle mandorle, alle zucchine, ai pomodori, ai prodotti caseari tra cui latte e formaggi e quasi tutto ciò che portiamo in tavola ogni giorno potrebbe scomparire rapidamente. Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, oltre il 75% delle 100 colture più importanti al mondo vengono riprodotte proprio grazie all’impollinazione.
Dal 2015 BEE MY FUTURE, si impegna alla promozione dell’apicoltura urbana e di monitoraggio in ambiente sostenibile grazie all’ausilio degli apicoltori appartenenti all’ APAM, l’Associazione Produttori Apistici della Provincia di Milano, con esperienza decennale e con una profonda conoscenza del mondo degli insetti che alleva.
Le arnie, quindi, sono tutte dislocate in aree urbane e presentano importanti vantaggi, in quanto il contesto cittadino è protetto e segue rigorosamente i principi guida del biologico. La città è diventata infatti un luogo sicuro per le api impollinatrici in quanto lontano da pesticidi chimici di sintesi utilizzati largamente nelle campagne. Le arnie urbane sono oggetto di bio monitoraggio tramite sistemi tecnologici non invasivi che controllano l’attività quotidiana delle api e forniscono informazioni preziose sulla loro salute e su quella dell’ambiente circostante.
Rigoni di Asiago, leader del biologico, non poteva che confermare la sua partecipazione al progetto condividendo la grande sensibilità alla base di BEE MY FUTURE, una sensibilità che per l’azienda veneta arriva da una storia lunga ormai più di cento anni.
Il 1923 è, per Rigoni di Asiago, l’inizio di una grande avventura racchiusa in un nome, quello di nonna Elisa, una donna straordinaria e lungimirante che riuscì, in un tempo in cui, per le donne, l’idea di impresa rimaneva un’utopia, a trasformare la sua attività di apicoltrice in un vero e proprio lavoro nel quale coinvolse tutta la famiglia. Una passione che si è trasmessa ai figli e ai nipoti. Oggi è proprio uno di questi, il Presidente Andrea Rigoni, ad aver portato l’azienda a diventare leader nel mondo del biologico.
Imprenditore illuminato, attraverso innovazione, tradizione e rispetto verso i valori importanti mai trascurati e, soprattutto, con grande responsabilità sociale, continua a produrre secondo natura e nel rispetto dell’ambiente, a partire da quel miele con cui tutto è cominciato.
Mielbio di Rigoni di Asiago è un miele italiano biologico di altissima qualità. Non viene riscaldato e viene lavorato a temperatura controllata per mantenere inalterate le sue proprietà e il suo gusto unico. Le varietà di Mielbio provengono dalle migliori aree di raccolta in Italia. L’azienda veneta supporta apicoltori italiani dislocati in tutto il paese, garantendo l’approvvigionamento di diverse tipologie di miele.
Aderendo al progetto BEE MY FUTURE di LifeGate, Rigoni di Asiago sostiene, a partire dal 20 maggio 2025, per un anno, 6 arnie, il numero non è casuale ma si tratta dello stesso numero con la quale nel lontano 1923 aveva cominciato nonna Elisa.
“Le api, fondamentali per l’impollinazione e la vita sul pianeta, sono in pericolo. Fattori come pesticidi e cambiamenti climatici stanno minacciando la loro sopravvivenza. La produzione di miele è sempre più difficile: meno fiori e meno nettare significano meno api, e questo si riflette su tutta la filiera. Purtroppo, a complicare ulteriormente il quadro, sempre più spesso il miele che arriva sui nostri scaffali è contraffatto, generando danni economici per gli apicoltori seri e penalizzando chi opera con rispetto verso le api e l’ambiente. È quindi importante ricordare che, senza gli apicoltori, molte delle api che ogni conosciamo e che popolano i nostri campi non esisterebbero. Gli apicoltori sono i veri custodi di queste creature essenziali. Sostenere il loro lavoro è per noi una missione, così come proteggere le api stesse. Fin dall’inizio, abbiamo scelto l’agricoltura biologica perché crediamo che sia l’unico modo per coltivare la terra nel rispetto dei suoi ritmi naturali, con l’obiettivo di preservare il nostro pianeta per le future generazioni” – dichiara Andrea Rigoni.