Il Museo Archeologico dell’Alto Adige sceglie le soluzioni Wildix

Le funzionalità avanzate del nuovo centralino Wildix supportano il grande flusso di telefonate che il museo riceve da tutto il mondo per la mostra dedicata a Ötzi, un celebre reperto archeologico. Tecnologia WebRTC completamente integrata, agile gestione di Outlook e tanti altri plus.

Proviamo a immaginare la curiosità che può suscitare, in Italia e all’estero, una mostra permanente dedicata a un reperto di fama mondiale: nella fattispecie Ötzi (nella foto sotto) una mummia dell’Età del Rame conosciuta come l’Uomo venuto dal Ghiaccio. L’ente curatore viene subissato di telefonate di multipla provenienza. Portarsi al passo delle più avanzate tecnologie per soddisfare ogni richiesta diventa dunque un passaggio obbligatorio per rimanere efficienti.

È quanto accaduto al Museo Archeologico dell’Alto Adige, che oggi ospita al suo interno lo straordinario ritrovamento che per 5300 anni si è conservato in ottime condizioni nei ghiacciai della Val Senales. Nel 2017 il risponditore automatico del museo, configurato in varie lingue e collegato a un software non più manutenuto, si presentava come antiquato e con parecchie limitazioni. Andrea Battaglin (nella foto in alto), Responsabile IT del Museo Archeologico dell’Alto Adige e Responsabile RSPP dell’Ente Musei Provinciali (nella foto) durante l’estate si è rivolto a diverse aziende per la sostituzione del posto operatore automatico esistente e il collegamento con il centralino del Museo.

“Ho assistito a una demo di Wildix presso Brennercom – provider ICT e TLC – e mi sono confrontato con altre realtà dell’area provinciale in cui sapevo venivano già utilizzate soluzioni di Wildix” – spiega Battaglin – “Ho poi chiesto delle referenze a colleghi e sono stato rassicurato sulla bontà della soluzione. Dopo le dovute considerazioni, il motivo per cui ho scelto Wildix è stato una combinazione di risultati della demo, referenze e buon rapporto prezzo/prestazioni”. 

Brennercom ha configurato un risponditore Wildix con il centralino esistente – un Siemens Gigaset – collegandolo agli interni analogici. A quel punto però si è presentata l’opportunità di estendere l’intervento di modernizzazione all’intero sistema di telecomunicazioni della struttura: il centralino installato infatti risaliva al 1998, anno di apertura del Museo. Nel caso di un eventuale guasto, soprattutto se grave, sarebbe stato molto complicato ricevere un’assistenza efficace.

“All’inizio abbiamo scelto la soluzione Wildix solo con la funzionalità di risponditore automatico, per sostituire il risponditore esistente del Museo che era antiquato e presentava parecchie limitazioni. Poi si è presentata l’opportunità di estendere l’intervento di modernizzazione all’intero sistema di telecomunicazioni della struttura. – aggiunge Battaglin – Avendo già in casa Wildix è stato naturale abilitarlo a fare anche da centralino. A quel punto abbiamo potuto accedere a funzionalità avanzate che ci piacciono moltissimo come la possibilità di lanciare le telefonate da Outlook, di configurare Outlook con la presence o il collegamento tra telefono e videocitofono per l’accesso ad aree specifiche del Museo”. Grazie al secondo intervento di Brennercom, oggi il Museo dispone di un centralino Wildix con 30 telefoni, 3 videocitofoni, e un telefono cordless per la cassa.

A sorprendere Andrea Battaglin sono state soprattutto le funzionalità avanzate offerte da Wildix: “La nostra è una realtà da 20-25 utenze. Non eravamo a conoscenza della potenzialità di Wildix. Anche se la nostra esigenza all’inizio era solo rinnovare un centralino vecchio di 20 anni, siamo molto soddisfatti delle funzionalità che può offrire un sistema così moderno. Tra queste, il fatto di poter configurare via Web il telefono, di poter lanciare le telefonate da Outlook, o ancora di configurare Outlook con la presence di Wildix. E un’altra cosa che ci supporta molto è l’aver integrato il videocitofono al telefono per l’accesso all’area tecnica e all’area amministrativa.”

“Il successo dell’installazione dimostra che anche i musei possono beneficiare di una tecnologia avanzata che migliora la comunicazione e quindi la produttività. La semplicità di utilizzo di Wildix e l’integrazione con altre piattaforme già in uso come Outlook si sono dimostrate le funzionalità più apprezzate dallo staff del Museo Archeologico, che sta già pensando a nuovi interventi per sfruttare tutte le possibilità offerte da un sistema così moderno”, commenta Cristiano Bellumat, Country Manager di Wildix.

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige è un museo di proprietà della Provincia autonoma di Bolzano che fa capo all’azienda Musei Provinciali, un gruppo di 16 musei distribuiti nel territorio altoatesino. La sede si trova in pieno centro storico a Bolzano e attualmente conta una ventina di collaboratori.

                      otzi

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