Accorsi-Ometto presenta la mostra “Torino anni ’50. La grande stagione dell’informale”

La Fondazione Accorsi-Ometto prosegue la propria indagine sull’arte del XX secolo con una mostra dedicata al periodo compreso tra il secondo dopoguerra e gli inizi degli anni ’60. Gli anni del boom vedono una forte crescita economica e tecnologica, un rapido sviluppo edilizio e dei trasporti, ma non solo: a Torino nascono la RAI, la 500 e la moda. Inoltre Torino, in campo artistico, abbraccia le tendenze internazionali e diventa uno dei centri propulsivi dell’Informale, la nuova corrente che esprime un linguaggio di libera espressività soggettiva, in contrasto con l’arte del ventennio precedente e con il dibattito tra realismo e astrattismo geometrico del dopoguerra. È così che il capoluogo piemontese emerge come importante centro di arte contemporanea, insieme a Milano, Roma e Venezia. La mostra presenta oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri, tra cui Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Mario Merz, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Giuseppe Capogrossi, Karel Appel, Emilio Vedova, Sam Francis e Hans Hartung
 27 MARZO – 1 SETTEMBRE Orari Martedì, mercoledì e venerdì 10.00-18.00
Giovedì 10.00-20.00
Sabato, domenica e festivi 10.00-19.00

Lunedì chiuso
 
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